Bisazza

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Bisazza, azienda fondata nel 1956 da Renato Bisazza a Montecchio Maggiore (in provincia di Vicenza), è uno dei brand più noti, a livello globale, nel settore del mosaico di vetro. Nel corso degli ultimi anni, ai mosaici ornamentali per interni ed esterni si sono affiancate collezioni che esplorano nuove possibilità decorative con materiali come legno, marmo e ceramica e, dal 2006, anche una linea di mobili e complementi d’arredo. Molte sono le collezioni Bisazza realizzate in collaborazione con designer di rilievo internazionale. Oggi l’azienda possiede diversi monomarca a Londra, Milano, Parigi e New York e una rete distributiva di quasi tremila punti vendita in tutto il mondo.

Bisazza, storia di un mosaico di successo

L’azienda viene fondata con il nome di Vetricolor, che richiama il primo prodotto realizzato: una tessera 20x20 cm di pasta di vetro colorata, ottenuta tramite processo industriale e altamente resistente, adatta per il rivestimento esterno di edifici pubblici, residenziali e commerciali. Al successo del Vetricolor si deve l’espansione commerciale in tutto il mondo, poi favorita – a partire dagli anni ’80 – dalle tecnologie digitali e dai software capaci di elaborare disegni e immagini per tradurli in pixel di mosaico. Nel 1989 l’azienda assume il nome di Bisazza e comincia a proporre prodotti per la decorazione d’interni, quando Alessandro Mendini diventa art director dell’azienda dal 1995 al 1999. Il testimone passa poi a Fabio Novembre e, successivamente, cominciano le collaborazioni con molti altri progettisti come Tom Dixon, i fratelli Campana, Aldo Cibic, Barnaba Fornasetti, Stefano Giovannoni, Tricia Guild, India Mahdavi, Alessandro Mendini, Paola Navone, Fabio Novembre, Maison Emilio Pucci, David Rockwell, Patricia Urquiola e Marcel Wanders. Nel 2006 nasce Bisazza Home, una collezione di mobili e complementi d’arredo a cui fa seguito, nel 2011, la linea di mobili per il bagno Bisazza Bagno.

Dal vetro al legno, passando per il marmo

Negli ultimi anni Bisazza ha ampliato il proprio campo d’indagine esplorando le possibilità espressive di molti materiali. Ne sono nate collezioni come Marmosaico, dieci decori realizzati con tessere in mosaico di marmo, disegnati dall’architetto Carlo Dal Bianco, e Collezione STUDIO KO, una linea di pattern in marmo firmata dal duo di architetti francesi, Karl Fournier e Olivier Marty (fondatori di Studio KO), entrambe presentate durante la Milano Design Week 2022. Con la collezione Cementiles (2015) l’azienda reinterpreta le tradizionali piastrelle in cemento firmate da India Mahadavi, Paola Navone, Tom Dixon, Carlo Dal Bianco, Jaime Hayon, Fratelli Campana, Greg Natale e David Rockwell. Mentre Wood (2016) è una collezione di parquet decorati in legno di rovere disegnata da Studio Job, Kiki van Eijk ed Edward van Vliet.

La Fondazione Bisazza

Renato Bisazza scompare nel 2012, lasciando l’azienda nelle mani dei figli Piero e Rossella. Nello stesso anno viene inaugurata la Fondazione Bisazza per il design, la fotografia e l’architettura contemporanea, con l’intento di raccogliere e condividere il patrimonio di opere creato nel tempo. Nei settemila metri quadri ricavati da un padiglione dell’industria di famiglia situato a Montecchio Maggiore, trovano spazio mostre temporanee e una ricca collezione di opere e installazioni permanenti come la “RockChamber” di Arik Levy, “One to One” di John Pawson, la re-interpretazione della poltrona Proust di Mendini, interamente coperta di tasselli policromi e “Ritrovati Frammenti di Mosaico” opera site-specific realizzata da Ettore Sottsass nel 2007 e l’installazione “Internal Time” a site specific di Richard Meier. Nel 2016 la collezione è stata impreziosita con un murale a mosaico lungo 24 metri realizzato con un motivo iconico degli archivi della casa di moda Emilio Pucci. ... Altro ... meno

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