Tornato in Italia dopo una lunga esperienza all’estero divisa tra New York e Londra – dove ha studiato arte e design alla Central Saint Martins e alla Middlesex University – Edoardo fonda, nel 2017, il progetto Palazzo Monti, un programma di residenza artistica e centro culturale che anima il duecentesco edificio di famiglia nel centro di Brescia.
Incubatore d'arte contemporanea riconosciuto dal pubblico internazionale di settore, Palazzo Monti ospita artisti e designer provenienti da tutto il mondo e accoglie i suoi visitatori attraverso l’ampio scalone con pareti decorate con affreschi risalenti al settecento.
Lo spazio è diventato una sorta di mini-museo e al contempo uno spazio espositivo no-profit.
A novembre scopriremo i vincitori della nuova edizione dei Premi promossi da Archiproducts. Nell'attesa abbiamo chiesto ai giurati cosa si aspettano dalle candidature di quest'anno.
Edoardo Monti è il protagonista dell’appuntamento di questa settimana.
Intervista a Edoardo Monti, in giuria Archiproducts Design Awards 2021
Cosa ti aspetti dalle candidature e quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierai?
Nelle candidature di quest'anno premierò i prodotti con un impatto fresco ed innovativo, capaci di suscitare in me curiosità e interesse. Presterò inoltre molta attenzione alla funzionalità, secondo me è una caratteristica fondamentale che un buon prodotto di design deve avere. Negli ultimi anni è stato esplorato molto ma in pochi sono riusciti a creare pezzi che hanno il potenziale giusto per durare nel tempo e diventare delle icone.
Quale ruolo pensi che dovrebbe avere un Premio di design oggi?
Ricercare, sostenere e nutrire. I Premi devono far emergere il meglio, ricercando talenti soprattutto nelle botteghe artigiane e nelle accademie. Devono anche supportare i giovani talenti, chi ha, per inclinazione personale, maggiori potenzialità..è meglio secondo me rischiare e dedicare più energie in pochi progetti con grandi prospettive, piuttosto che disperderle in tanti progetti che non portano a niente.
A cosa dovrebbe guardare il design contemporaneo e come dovrebbe evolversi per rispondere alle esigenze della comunità?
Imparare dagli altri ambiti è fondamentale. Spesso settori molto diversi – da quello alimentare, fino a quello dei viaggi, della moda, ma anche realtà più tradizionali – possono fungere da esempio per capire come si evolvono i bisogni della gente, e quindi spianare la strada per una offerta coerente che soddisfi le esigenze della comunità.
Per quanto riguarda il design, credo che oggi le persone abbiano bisogno di opere di alta qualità, durature e belle. Si deve tornare apprezzare l’arte nei musei e nelle botteghe artigiane, non in una galleria commerciale o in un negozio di design.
Nell’era post- pandemica, in che modo il design può definire una 'nuova normalità'?
È troppo presto per dirlo. Se prima della pandemia le cose cambiavano ogni giorno, ora cambiano ogni ora...! Ci vorranno anni per capire se ci sarà davvero ‘una la nuova normalità’.
Penso che nell’immediato futuro dovremmo concentrarci su cosa si intende per 'design post-pandemico'. Non credo che il design “classico”, inteso come arredo, oggetti personali e simili, dovrà adattarsi così tanto al post-Covid19, il cambiamento più grande riguarderà il design “sociale”: spazi pubblici e trasporti, uffici, negozi e ristoranti..
Secondo te come ha influito la pandemia sul design?
La pandemia ha sicuramente dato vita a molti progetti e prodotti importanti: penso ai primi giorni del lockdown in cui sono emrse idee creative per creare ventilatori, mascherine e altri oggetti che mancavano – fino ad allora – nel nostro immaginario comune.
Fortunatamente non ho visto un grande cambiamento nel design da collezione o nell'approccio degli artisti emergenti, e forse (spero) non lo vedremo mai.
About Edoardo Monti
Nato a Bergamo nel 1991, Edoardo Monti è collezionista d'arte, curatore e fondatore di Palazzo Monti, residenza d'artista e centro culturale situato a Brescia.Monti fa parte del consiglio di amministrazione di Italian Art Trust e MTArt Agency ed è direttore di Belle Arti, associazione culturale presieduta da Massimo Minini. È anche nel comitato di selezione della fiera Collectible Design di Bruxelles ed è responsabile del programma VIP di ArtVerona e della loro strategia social e digital.
Monti ha studiato Arte e Design alla Central Saint Martins di Londra e ha lavorato per 8 anni per Stella McCartney a New York, nell'ufficio Comunicazione.