04/01/2022 -
Acerbis amplia la collezione
Remasters con una nuova selezione di creazioni d’archivio: i tavoli
Creso e
Serenissimo, il primo firmato da
Lella e Massimo Vignelli, il secondo dal duo insieme a
David Law, e il tavolino pieghevole
Florian, disegnato da
Vico Magistretti. Per presentare i nuovi pezzi il brand ha scelto
Villa Necchi Campiglio, storica architettura milanese progettata da Portaluppi negli anni '30.
Gli arredi sono stati reinterpretati dai direttori creativi
Francesco Meda e
David Lopez Quincoces, che hanno dato alle opere nuova vita attraverso la forza dei materiali, nuove proporzioni e colori forti vivacizzati anche dall’uso delle laccature.
Con la sua forma singolare dalla silhouette monolitica,
Creso fa ricorso al supporto di un solo piedistallo per trasformare un tavolo nel tipo di geometria vigorosa che era alla base della visione di Lella e Massimo Vignelli. Il nuovo Creso sperimenta un uso dei materiali capace di esaltarne il design, grazie a un piano rotondo e a una base a colonna, realizzati in travertino, o a una superficie in vetro o marmo, sostenuta da una base in varie finiture metalliche.
Con la precisione delle sue linee,
Serenissimo traduce il concetto di tavolo in una composizione grafica con quattro colonne e una barra orizzontale in acciaio per far fluttuare il piano d’appoggio. Forme elementari caratterizzate da finiture metalliche o da morbide tonalità dello stucco veneziano e a un ampio piano in vetro – che raggiunge fino a tre metri di lunghezza – disteso sopra una base ad altare, danno vita ad una composizione armonica dalle dimensioni monumentali.
Florian è un tavolino di servizio composto da due piani pieghevoli, con struttura portante in massello, e particolare sistema di chiusura che, con il semplice movimento del piede centrale, consente un rapido stoccaggio occupando poco spazio, o di essere appeso come un’opera d’arte.
“
Abbiamo deciso di riscoprire questi pezzi dal valore intrinsecamente prezioso e che narrano la storia del design, per darne una lettura contemporanea' , dicono i direttori creativi. '
In particolare, abbiamo scelto Villa Necchi Campiglio per esaltare l’unicità della collezione Remasters. Abbiamo ricercato il contrasto tra l’iconicità dell’architettura del Portaluppi, che incarna l’essenza della milanesità, e la contemporaneità rappresentata dalla collezione.”
Si assiste così a una rottura tra le due dimensioni, così diverse ma così altrettanto forti da riuscire a entrare in dialogo ed esaltarsi l’una con l’altra. In particolar modo sono i dettagli, le finiture e i materiali della location, che fanno da sfondo agli scatti, a sostenere con forza i prodotti della collezione Remasters, i quali emergono senza la necessità di aggiungere alcun ulteriore dettaglio.
Acerbis su ARCHIPRODUCTS