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In Friuli un'abitazione ispirata all'architettura organica del '900

I serramenti in alluminio Schüco per il progetto di Massimo Nencioni

26/03/2018 - Nel cuore del Friuli, una residenza monofamiliare si inserisce nel contesto paesaggistico assicurando il massimo comfort abitativo. Ispirata alle costruzioni organiche del Novecento, la complessa articolazione volumetrica dell’edificio è stata realizzata con i serramenti in alluminio Schüco, protagonisti assoluti dell’architettura.   “Il paesaggio friulano – spiega il progettista ing. arch. Massimo Nencioni (studio 2M Engineering) – si distingue per l’estrema uniformità dell’immagine degli edifici, rispettosi della tradizione costruttiva e tipologica sia nelle forme che nei materiali. Anche in questo caso, i regolamenti edilizi locali imponevano di adeguarsi ai caratteri architettonici del contesto ma, in sede di concept progettuale, ci siamo chiesti in quale posizione avremmo dovuto ‘puntare le lancette dell’orologio del tempo’, per individuare il periodo al quale riferirsi. Abbiamo infine deciso di ispirarci alle costruzioni organiche e razionali del ‘900 che, in quel territorio, sono presenti con le opere di maestri locali come Marcello D’Olivo e Carlo Scarpa. La composizione è perciò volutamente ispirata a stilemi contemporanei, scelta dettata anche dalla volontà del committente di demolire il fabbricato preesistente, senza alcun valore storico, per sostituirlo con un manufatto adatto alle necessità della sua famiglia.” La sfida è stata duplice. Da una parte si trattava di mantenere pressoché inalterato l’impianto macro-funzionale originario, mettendo comunque in stretta relazione la nuova abitazione con il proprio contesto, in modo da esaltare l’equilibrio fra lo spazio interno e il giardino circostante. Dall’altra parte la sfida – più difficile, date le perplessità iniziali – è stata convincere i tecnici dell’amministrazione locale che il linguaggio moderno ha pari dignità espressiva rispetto all’architettura del passato e che può risultare altrettanto rispettoso del contesto.  Sopra gli ambienti semi-ipogei, ingentiliti dal caminetto risalente al periodo rinascimentale, unico elemento recuperato della precedente costruzione, la zona giorno al piano terreno è incentrata su un grande soggiorno polifunzionale, aperto verso il giardino grazie ad ampie superfici vetrate e compenetrato dal vano scale. La cucina dispone di una bow window che la inonda di luce naturale, mentre la palestra è dotata una grande porta scorrevole trasparente. Sono inoltre presenti un miniappartamento per gli ospiti, con ingresso indipendente, e alcuni locali di servizio. Il primo piano è riservato alle camere da letto con bagno dedicato, una delle quali è situata nel torrino superiore e gode del magnifico panorama sulla campagna friulana. Le relazioni fra interno ed esterno sono mediate da grandi terrazze con parapetti in vetro che, assieme alle bianche modanature perimetrali in lamiera, sottolineano la complessa articolazione volumetrica dell’edificio, rivestito con lastre di gres porcellanato effetto pietra piasentina e coronato da coperture piane. Alcuni elementi come i portoni, il portoncino pedonale e i frangisole sono in tubolare e lamiera d’alluminio, rifiniti con una texture dai riflessi dorati. Il percorso progettuale – continua l’architetto Nencioni – è stato improntato alla ricerca di soluzioni capaci di restituire un’immagine semplice e unitaria, ispirata alle atmosfere minimaliste, nella quale inserire particolari estremamente curati anche dal punto di vista della lavorazione artigianale. Abbiamo coordinato il lavoro di ben 28 diverse imprese, che hanno tutte dimostrato un’attenzione e una professionalità degne di nota. Nel caso dei serramenti, ad esempio, abbiamo incontrato subito il gradimento del committente nei confronti dell’estetica dei sistemi Schüco, che oltre alle interessanti caratteristiche tecnico-prestazionali e di sicurezza presentano una gamma completa di profili, finiture e accessori che permette un’elevata personalizzazione dei prodotti. Allo scopo abbiamo organizzato un incontro presso il quartier generale di Schüco International Italia a Padova, durante il quale abbiamo potuto conoscere i responsabili tecnici e commerciali, verificare la qualità dei prodotti e approfondire tutti gli aspetti rilevanti della commessa.
Nella fase di sviluppo costruttivo e realizzativo, l’impresa Modula Group, Premium Partner Schüco, si è rivelata estremamente preparata e reattiva, fornendo un contributo determinante sia nella definizione delle forniture customizzate, ad esempio per le portefinestre scorrevoli di grandi dimensioni, sia nella messa a punto dei particolari disegnati su misura, fra cui spiccano le personalizzazioni dell’angolo tutto vetro in salotto e della bow window
”.  Sicurezza, qualità, sostenibilità
In questo ambizioso progetto residenziale ogni elemento è stato studiato nel dettaglio, per offrire i più elevati standard di sicurezza e di qualità dell’ambiente costruito. La maggior parte dei serramenti, comprese le grandi pareti vetrate scorrevoli con ampiezza fino a 4.900 mm, sono realizzati con profili in alluminio a taglio termico Schüco AWS 90.SI (Super Insulation), equipaggiati con vetrate a doppiacamera in classe P6B. Solo per la bow window, alta oltre 6 metri, sono stati impiegati profili in alluminio Schüco FWS 50. In tutti i casi la finitura superficiale è in colore grigio beige RAL 7006 H01, campionata per riproporre le tonalità cromatiche del paesaggio circostante. Anche grazie alle notevoli prestazioni termoisolanti delle superfici trasparenti (da 1,1 W/m2K a 1,4 W/m2K), l'edificio è certificato in classe energetica A3 (ex classe A). I serramenti rispondono inoltre ai requisiti anti-effrazione in classe RC3 e, per una maggiore sicurezza, ogni apertura è dotata di grate avvolgibili in acciaio inox che, come i teli tapparella e le reti anti-insetto a scomparsa, sono motorizzati e comandati in remoto dal sistema domotico. Anche il portoncino d’ingresso Schüco ADS 90 con dispositivo Schüco Door Control System è all’avanguardia in tema di tecnologie per il controllo degli accessi: l’apertura, infatti, è controllata da dispositivi per il riconoscimento dell’impronta digitale, spotlight, e da un rilevatore di movimento, per una sicurezza a 360°.

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