18/02/2022 -
Mutina e
Nathalie Du Pasquier rinnovano la loro collaborazione con un nuovo progetto speciale:
Mind the gap, un’installazione permanente realizzata per la stazione Vittoria di Brescia. I moduli in ceramica colorata della collezione
Mattonelle Margherita trasformano l’ingresso della stazione in un luogo altro, che oscilla tra figurazione e astrazione.
Mind the gap vuole ridefinire la fruizione dello spazio attraverso inedite composizioni di forme e colori, ottenute grazie all’utilizzo dei rivestimenti in ceramica. L’opera invita a un cambio di prospettiva e all’apertura di un nuovo sguardo nell’esperienza di tutti i passeggeri che incontrano e vivono l’opera nel quotidiano.
Nathalie Du Pasquier lavora con la materia ceramica a partire dalla sua semplicità e funzionalità, esplorandone le infinite applicazioni possibili. Per
Mutina ha progettato le collezioni Brac e
Mattonelle Margherita, un progetto articolato dove si intrecciano diversi linguaggi estetici e formali. La collezione è caratterizzata da un’anima duplice: da un lato semplice e minimalista, che si traduce in elementi in tinta unita, dall’altro creativa e coraggiosa, caratterizzata da un’ampia gamma di grafiche.
I moduli della collezione sono stati utilizzati per trasformare lo spazio della stazione Vittoria di Brescia, modulato da colori e forme: la ceramica diventa così un elemento di costruzione architettonica, definendo un nuovo e inaspettato paesaggio geometrico.
Inaugurata il 17 febbraio, Mind the gap si inserisce all’interno di SUBBRIXIA, un progetto promosso e finanziato da UBI Fondazione CAB e realizzato con il Comune di Brescia, Brescia Mobilità e Metro Brescia, con il coordinamento curatoriale di NERO. Avviato nel 2015 da Brescia Musei con una serie di primi interventi artistici site-specific per le stazioni della metropolitana, e ripreso dalla Fondazione nel 2019, prende forma come collezione permanente di arte pubblica per la città, strettamente connessa a uno dei principali vettori del suo cambiamento.
“
L’esperienza di Mind the gap sarà legata alla vita quotidiana di tutte le persone che, frequentando la metropolitana, saranno invitate a diversi livelli interpretativi dell’installazione, dall’attenzione al vero e proprio “gap” alla semplice osservazione e fruizione della sua presenza", spiega Chiara Rusconi, membro di UBI Fondazione CAB.
Mutina su ARCHIPRODUCTS