Promotori di una nuova estetica asiatica al passo con i trend internazionali, Neri & Hu, in giuria ADA 2021, è attualmente uno tra gli studi di architettura e interior design cinesi più quotati nel panorama del design mondiale.
“Vediamo il design come una disciplina olistica, ci rifacciamo alla concezione rinascimentale dell'’artista, con un approccio multidisciplinare all’arte e alla progettazione”
Entrambi con una formazione decisamente internazionale e cosmopolita – Lyndon Neri è nato nelle Filippine ed è cresciuto negli Stati Uniti, Rossana Hu è originaria di Taiwan e ha studiato anche lei negli Stati Uniti – sono una coppia sia nella vita che nel lavoro.
Con base a Shanghai ma con un secondo studio a Londra, il duo, che debutta quest'anno in giuria degli Archiproducts Design Awards 2021, ha al suo attivo un portfolio di progetti che spazia dall’architettura all’arredo d’interni, dalla grafica all'allestimento, fino al design di prodotti e numerose collaborazioni con brand dell'arredo, in Cina e nel mondo.
Uno studio con radici asiatiche ma con respiro internazionale che accorda, in una modalità inedita, Oriente e Occidente.

Ph. © Dirk Weiblen
Ad avvalorare l'apertura di Neri&Hu verso mondi e culture differenti non si può non citare la fondazione di Design Republic, il concept store a Shanghai fondato da Neri&Hu nel 2006 che raccoglie prodotti firmati dai giovani talenti del design internazionale.
In perfetto equilibrio tra la progettazione architettonica e quella legata al design di prodotto, il credo di Neri&Hu è un design totale che mette in luce e valorizza ogni elemento del progetto. Un design sobrio, risultato di una esclusiva selezione di materiali e forme per arrivare ad una coerenza tra tutte le parti che compongono il progetto, che sia esso di architettura o di design.
“Il design contemporaneo deve definire l’unicità del nostro tempo, luogo e cultura”.
Facendo riferimento al contesto e al rispetto della memoria storica, per Neri&Hu il design contemporaneo non può prescindere dal tempo in cui viviamo, il prodotto finale deve essere necessariamente lo specchio dei bisogni e delle urgenze della nostra società.
Studio Neri&Hu in giuria ADA 2021
Abbiamo chiesto a Lyndon Neri e Rossana Hu, in giuria ADA 2021, le loro aspettative sulle candidature di quest’anno, ma anche la loro personale visione circa il prossimo futuro del design, un settore in rapido mutamento anche a causa della pandemia globale.Ecco cosa ci hanno risposto.
Cosa vi aspettate dalle candidature agli Archiproducts Design Awards 2021 e quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierete?
Siamo alla ricerca di una ventata di freschezza, nelle idee e nelle forme..valuteremo positivamente i prodotti capaci di comunicare la specificità del nostro tempo, che siano specchio di luoghi e culture differenti.
Quale ruolo pensate che debba avere un Premio di Design oggi?
Il design non è mai neutrale. In questo mestiere bisogna schierarsi. Un buon designer deve partire da una scelta etica cercando di bilanciare molte cose con la piena consapevolezza e responsabilità sociali di ciò che crea. Questo concetto vale ovviamente anche per i contest di design in quanto i prodotti candidati dovrebbero anche esprimere dei messaggi positivi. Per essere parte di un rinnovamento positivo bisogna pensare fuori dagli schemi!
In che modo dovrebbe evolversi il design contemporaneo per rispondere alle esigenze della comunità?
Personalmente vediamo il design come una disciplina olistica, ci rifacciamo al concetto rinascimentale con un approccio multidisciplinare alla progettazione. Per noi il design non è solo uno strumento per creare cose utili o belle, è soprattutto uno mezzo per un rinnovamento culturale e sociale. Il mondo cambia così rapidamente che spesso rimaniamo sbalorditi per ciò che vediamo; per stare al passo con i tempi oggi si deve avere il coraggio di rompere le regole, attivare la curiosità..porre domande che non sono state poste e offrire nuove risposte.
Nell’era post- pandemica, in che modo il design può definire una 'nuova normalità'?
Il design potrebbe non avere un grande schema capace di definire una nuova normalità..potremmo considerarlo semplicemente una lente per guardare con occhi nuovi il nostro presente..dalle problematiche ambientali alla società, secondo un punto di vista più 'creativo'.
Secondo voi come ha influito la pandemia sul design?
Il fronteggiamento dell'attuale problema della trasmissione di virus infettivi come il Covid-19 può diventare un problema nel settore del design del prodotto proprio perchè non c'è mai stata una regolamentazione in tal senso, come invece vi è nel settore sanitario.
D'ora in poi, sia in progetti redidenziali che commerciali e contract, le persone potrebbero essere sempre più alla ricerca di materiali 'più sicuri' per tavoli e banconi, superfici e maniglie. Se siamo destinati a convivere con questo virus 'per sempre', dovremmo iniziare a codificare nuove regole da inserire nelle regolamentazioni ufficiali per il mondo della costruzione come già succede per le classificazioni dei materiali ignifughi nei codici antincendio.
Le iscrizioni all’edizione 2021 degli Archiproducts Design Awards sono aperte!