28/07/2022 - Nei pressi di Monopoli, in Puglia, sorge una residenza privata risultato di un progetto architettonico fortemente innovativo e virtuoso, che fonde sapientemente tecniche provenienti dalla tradizione costruttiva mediterranea e scelte stilistiche contemporanee.
E’ una casa
ZNEB, acronimo di
Nearly Zero Energy Building, termine che definisce un edificio il cui
consumo energetico è quasi pari a zero, minimizzando l’impatto nocivo sull’ambiente.
Progettata dallo Studio NGARCHITETTI di Monopoli, l’abitazione privata –
una delle poche ZNEB in Italia - risponde al forte desiderio degli stessi progettisti e proprietari di creare un luogo denso di significati, di superfici e volumi puri che racchiudesse come uno scrigno la loro vita e quella dei loro figli.
La forte sensibilità ecologica degli architetti ha favorito
la luminosità e la ventilazione naturale attraverso la scelta di finestre panoramiche
HST e Prolux Evolution di Oknoplast, posizionate secondo orientamenti bioclimatici; aggetti e pergolati sono utilizzati per l’ombreggiamento estivo e studiati per permettere l’ingresso dei raggi solari durante i mesi invernali, quando il sole è più basso all’orizzonte.
La copertura del primo piano è a falda unica e presenta pannelli fotovoltaici e due pannelli di solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. Riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sono affidati ad un’unica pompa di calore elettrica, che per tre mesi all’anno lavora in maniera gratuita grazie all’energia del sole. Il gas non è stato voluto dai proprietari: per il piano cottura della cucina è stata scelta l’induzione, sfruttando così l’energia pulita.
Le superfici esterne sono chiare, sui toni del bianco, in modo da ridurre il riscaldamento estivo dovuto all’irraggiamento. I tamponamenti sono stati realizzati con blocchi di eco-laterizio isolante e la finitura esterna dei muri con un rivestimento silossanico traspirante.
Anche l’interior è candido, ordinato e contemporaneo, ravvivato da elementi di antiquariato che scaldano l’ambiente e ci riportano a una dimensione abitativa fortemente connotata.
Venendo alla scelta degli infissi, fondamentali per il successo di un progetto di bioarchitettura, gli architetti hanno privilegiato gli alzanti scorrevoli HST e Prolux Evolution di Oknoplast in PVC, con triplo vetro e nella finitura bianca, per via delle loro caratteristiche tecniche che hanno permesso di raggiungere la
classe energetica A4, superando la soglia minima per conseguire il titolo di Nearly Zero Energy Building (NZEB).
Evidente quindi la
scelta del sistema HST – disponibile a 2 o 4 ante e
fino a 6 mt di ampiezza - la cui apertura a scorrimento è fluida e silenziosa; e di
Prolux Evolution, che garantisce una
luminosità fino al 22% superiore rispetto a una tradizionale finestra in PVC.
I progettisti hanno optato proprio per il PVC - vergine al 100%, completamente riciclabile, atossico e privo di composti volatili cancerogeni – HST e Prolux Evolution sono certificati VOC – non solo per via delle sue elevate prestazioni di isolamento termico e acustico, ma anche per il comfort tattile che lo contraddistingue – il materiale non diventa né caldo né freddo al tatto – e per la manutenzione pressochè minima che richiede nel tempo.
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