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Mettersi ai fornelli richiede impegno e capacità, optare per i migliori bruciatori significa avere a disposizione un elemento funzionale ed efficiente che vada incontro alle abitudini e alle esigenze di chi deve preparare pranzi e cene. In commercio esistono diverse tipologie di bruciatori tra cui è possibile scegliere. In genere, si valuta in base alle caratteristiche, alla qualità e ai materiali, mentre il numero dei bruciatori determina le dimensioni del piano cottura della cucina. Essi possono variare da un minimo uno ad un massimo di sei, andando ad occupare, rispettivamente, dai 30 ai 95 centimetri di larghezza. Importante, oltre al numero, è la dimensione dei bruciatori, poiché più sono grandi più sono efficaci. Alcuni modelli di bruciatore dispongono di due, o anche di tre corone concentriche, in modo da contenere il diametro esterno a vantaggio della potenza della fiamma. Alcuni piani cottura, invece, soprattutto se dotati di 6 fuochi, dispongono di due bruciatori posizionati a breve distanza, in modo da essere utilizzati insieme per riscaldare una pirofila dalla forma ovale oppure una griglia particolarmente lunga.
È importante dire che il bruciatore non può determinare da solo le performance effettive di un piano cottura. Ci sono in effetti molte altre caratteristiche dello stesso che possono esaltare o limitare le caratteristiche generali di un bruciatore. Un bruciatore viene solitamente studiato e realizzato in modo che abbia, in base a forma, numero di corone di fiamma e potenza, il massimo rendimento (quindi efficienza) e il minimo livello possibile di emissioni nocive. Quali che siano le sue caratteristiche base, il livello di performance finale è determinato dalla forma del piano cottura (intesa come profondità e inclinazione delle vasche dove il bruciatore è alloggiato) e dalla forma e consistenza delle griglie di appoggio per le pentole. Infatti questi fattori possono influenzare negativamente l’afflusso di aria, cosiddetta primaria, e quindi il corretto funzionamento dello stesso. Anche per questo motivo un bruciatore non potrà mai essere omologato a sé stante, ma sempre con l’applicazione su cui è montato. Consumi di gas e rapidità di cottura si misurano con l’efficienza del bruciatore. Tanto più il bruciatore, montato su di un determinato piano cottura, è efficiente, tanto minori saranno i consumi e più rapidi i tempi di cottura. Altra caratteristica dei bruciatori è la grande flessibilità di utilizzo, con potenze variabili da 0,8 kW a 4,0 kW. Il bruciatore a tripla corona, cioè a tre fiamme concentriche, favorisce cotture rapide e potenti garantendo prestazioni professionali. Invece i bruciatori piatti a fiamma verticale raggiungono altissimi livelli di efficienza, permettendo un sensibile risparmio energetico ed emissioni ridotte.
Ma quali caratteristiche deve avere un bruciatore per garantire la fiamma di cottura giusta? Le fiamme di un bruciatore (a singola, doppia o tripla corona) devono essere correttamente e opportunamente distribuite e studiate in modo adeguato, così da trasferire alla pentola il potere calorifico del gas utilizzato nel miglior modo possibile, evitando che, interferendo con le griglie o altri elementi del piano, si creino impatti negativi sulle performance generali. È sempre opportuno ricordare che le fiamme si generano grazie alla corretta miscela di aria e gas, quindi è essenziale che un bruciatore sia studiato in modo che, al suo interno, sia in grado di consentire la perfetta miscelazione tra aria e gas. Dal punto di vista strutturale esistono due tipi di bruciatore: il bruciatore ad aria aspirata (o atmosferico) di uso civile, in cui l'aria viene aspirata in modo naturale dal combustibile grazie a un condotto che presenta un restringimento della sezione nel punto in cui viene immesso, e il bruciatore ad aria soffiata, utilizzato in tutte le applicazioni industriali, che presenta un'immissione dell'aria di tipo forzato, grazie a un ventilatore posto a monte del bruciatore stesso.
Quali sono i dettagli costruttivi che contribuiscono all’efficienza di un bruciatore? In termini assolutamente generali l’inclinazione delle fiamme e la loro direzione verso la pentola sono fattori determinanti. Oltre a questi entrano in gioco valutazioni e studi sulle masse del bruciatore e delle sue componenti nell’ottica di minimizzare l’assorbimento del calore da parte del bruciatore stesso. Per quanto riguarda invece i materiali, la loro scelta non incide quasi mai sulle performance di cottura. Le leghe di alluminio generalmente utilizzate dalla maggior parte dei produttori sono più che adeguate per resistere alle sollecitazioni termiche e meccaniche a cui un bruciatore è sottoposto: in quest’ottica i bruciatori in metallo sono quelli più utilizzati perché garantiscono le migliori performance in termini di efficienza e qualità (inclinazione delle fiamme e direzione verso la pentola).
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