DROP By Dnd
Maniglia in ottone
in ottone
2019
Una maniglia non è che una leva archimedea dotata di prensilità e presenza visiva. In un mondo alla ricerca ossessiva di innovazione tecnologica, essa fa parte degli oggetti “a evoluzione lenta”, la cui forma attuale non è così diversa da quella di trecento anni fa. Uno smartphone è già obsoleto dopo un anno di vita; ma nell’attesa di immateriali diaframmi termici e visivi, usiamo ancora senza problema maniglie d’antan. Molti oggetti comuni quali tazze, forchette, bottiglie, chiodi, elastici – tutti quelli raffigurabili insieme ad api ed elefanti in un sussidiario – fanno da sfondo amato alla nostra vita quotidiana. La loro qualità è quella di essere strumenti utili e silenziosi, che non pretendono di lanciare messaggi, di evocare salvezze globali: sono percepiti secondo una più discreta modalità “fisiognomica”. Il loro relativo silenzio formale è inflesso da una mimica corporea: essi comunicano attraverso quello che una volta si chiamava “postura” o “portamento”. Drop vuole appartenere a questo mondo di “servi muti”, di oggetti utili e umili, felici di fare da sfondo alla nostra esistenza. La maniglia Drop è una fantesca timida e cicciottella, dai capelli raccolti sulla nuca e dal grembiulino in pizzo, che ci apre le porte sorridendo mentre il nostro cervello è indaffarato nelle mille insidie quotidiane della giungla mediatica.