Forni a vapore

Per una cottura dei cibi gustosa ma salutare, non c’è niente di meglio del forno a vapore. Si tratta di un elettrodomestico indispensabile per cuocere in modo rapido ed efficace un gran numero di pietanze, e i benefici della cottura a vapore per uno stile di vita sano sono noti ormai a tutti. Ma come funziona un forno a vapore? Nel caso in cui l’acqua sia contenuta in serbatoi laterali, il forno a vapore non necessita di particolari installazioni, ma si può anche decidere di avere un allacciamento diretto all’acqua per il carico-scarico. Il vapore viene generato da una piccola caldaia, che deve essere periodicamente pulita e decalcificata. I forni a vapore non necessitano nemmeno di particolari sistemi di sicurezza, l’importante è che la porta abbia vetri ipotermici termoriflettenti, che riflettano il calore verso l’interno. I forni che consentono di cuocere a vapore, presentano due tipologie di funzionamento: modelli che impiegano l'acqua, spruzzata da particolari iniettori, all'interno degli elementi riscaldanti del vano cottura, mentre il vapore viene nebulizzato uniformemente all'interno del forno, e modelli che consentono di sfruttare solamente il vapore, prodotto da un generatore autonomo all'esterno della camera di cottura. I primi modelli di forno vengono impiegati per la cottura di cibi che richiedono una temperatura che superi i 100° C; i secondi, invece, sono particolarmente indicati per la cottura di cibi quali patate, carne, impasti o verdure in foglia, in quanto, in questo caso, è possibile regolare la temperatura del vapore.

Funzionalità dei forni a vapore

Esistono sostanzialmente due tipologie di forni a vapore: i modelli totalmente a vapore (che prevedono solo questa modalità di cottura) e i modelli di forni a vapore combinati (definiti anche a funzione multipla) che coniugano la metodologia tradizionale termoventilata (ad aria calda) a quella a vapore per trasmettere calore ai cibi. Nel primo caso, l’acqua viene inviata su una piastra rovente posta nella camera di cottura che la vaporizza. Nel secondo caso invece, è possibile scegliere l’opzione di cottura migliore tra le due oppure una combinazione di entrambe, a seconda della pietanza che si deve cuocere e del risultato finale che si vuole ottenere. Ma da dove fuoriesce il vapore? Nella maggior parte dei casi, il forno dispone di un serbatoio, posizionato di norma lungo le pareti laterali, che va riempito di acqua prima dell’utilizzo. Accendendo l’apparecchio, si attiva una piccola caldaia interna che scalda l’acqua per poi “vaporizzarla” nel vano attraverso una ventola, cuocendo così in modo uniforme e costante gli alimenti collocati all’interno. In altri modelli, l’acqua viene invece presa direttamente dall’impianto idrico della cucina.

Tipologie e modelli: i forni a vapore da incasso

Nato per la cottura professionale, il forno a vapore permette il classico ricircolo d'aria del forno termoventilato, ma anche la possibilità di cuocere i cibi utilizzando il vapore acqueo, mantenendo in ogni caso e in quasi tutti i modelli, la possibilità di passare da un sistema all'altro di cottura. Sul mercato esistono diverse tipologie di forni a vapore dal design versatile: la più gettonata è sicuramente quella dei forni a vapore da incasso, che permette di inserire l’elettrodomestico direttamente nella struttura della cucina. I forni a vapore da incasso, detti anche forni combinati o combisteam, sono una particolare tipologia di forni elettrici che dà la possibilità di effettuare ricette con cottura al vapore e al tempo stesso di calcolare con precisione la temperatura di cottura grazie alle resistenze elettriche. Perfetti per chi ama una cucina salutare ma al tempo stesso gustosa e saporita, questa tipologia di forni a vapore spesso combina le caratteristiche del forno pirolitico. Tra i modelli più recenti, ci sono anche forni a vapore con controllo elettronico e touch screen, mentre i materiali più utilizzati sono l’acciaio inox e il vetro.

Temperature e vantaggi del forno a vapore

Il forno a vapore è un valido alleato per chi sceglie uno stile di vita sano, ma che non vuole rinunciare al gusto. Le temperature raggiunte sono differenti e variano in base alla funzione che si utilizza. Infatti, se si predilige la cottura con solo vapore, i gradi possono andare da 30° a 100°/120° C; quando, invece, si combinano entrambe le metodologie di cottura, ovvero quella a vapore e quella termoventilata, allora le temperature possono raggiungere persino i 250° C. In qualsiasi caso, è sempre possibile regolare la temperatura di cottura del forno a vapore, personalizzandola a secondo dei cibi da cuocere. L'introduzione del forno a vapore, combinato alle altre tecnologie, garantisce anche un risparmio di tempo e di energia, dell'ordine del 15-20% in meno rispetto alla cottura classica. Inoltre, la grande novità di questi modelli è che dispongono del sistema detto pirolisi, ovvero un meccanismo autopulente. Mediante la pirolisi il forno a vapore raggiunge temperature elevate che permettono di carbonizzare sporco e parti di cibo residuo presenti all’interno. In questo modo non si rende necessario l’impiego di detergenti, e la manutenzione, potendo essere impostata agendo sul display, è semplice e veloce.

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