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Paralumi

I paralumi sono elementi essenziali nel design delle lampade, svolgendo un ruolo cruciale sia nella funzionalità che nell'estetica dell'illuminazione. La loro funzione principale è quella di diffondere la luce in modo uniforme, riducendo l'abbagliamento e creando un'atmosfera confortevole. Tuttavia, i paralumi non sono solo pratici; rappresentano anche un'importante opportunità per esprimere stile e gusto personale. Un paralume può trasformare completamente una lampada, dando vita a infinite combinazioni. Abbinandolo a una piantana o a uno stelo con più lampadine, si ottiene una lampada da terra. Se posto su una base, può trasformare qualsiasi oggetto, come una bottiglia, un vaso o una scultura, in una lampada da tavolo. Appeso a un cavo, diventa una lampada a sospensione o un lampadario. Fissato direttamente al soffitto, crea una plafoniera. Infine, il paralume è spesso identificabile con l'abat-jour, la classica lampada da parete o da comodino. Con un paralume di design, è possibile arredare uno spazio sia in accordo con uno stile già esistente sia rivoluzionandolo con una scelta originale.

Forme e design del paralume moderno

Nato per ridurre l'abbagliamento e diffondere la luce in modo uniforme, il paralume è rapidamente diventato un elemento decorativo di grande importanza, spesso più caratteristico della lampada stessa. Grazie a questa doppia funzione, i paralumi hanno adottato una varietà di forme e materiali nel corso del tempo. Inizialmente realizzati in pergamena, sono stati successivamente prodotti in tessuto, vetro, metallo e, più recentemente, in plastiche e laminati moderni. Oggi, il paralume rimane un accessorio essenziale nell'illuminazione, regolando la diffusione della luce per attenuarne l'intensità, limitando il campo di irradiazione e creando un'illuminazione più morbida e diffusa. I paralumi cilindrici e conici sono i più comuni, ma esistono anche modelli a cupola o a campana, spesso arricchiti da frange che evidenziano la loro vocazione estetica. Accanto ai tradizionali paralumi cilindrici e conici, oggi troviamo anche paralumi quadrati o a tronco di piramide, ideali per adattarsi a spazi specifici. I paralumi rettangolari, per esempio, ottimizzano l'ingombro e possono essere facilmente posizionati contro una parete. Infine, per chi cerca qualcosa di davvero unico, i paralumi plissettati, ottenuti piegando carte pregiate e decorate, offrono forme tridimensionali particolari che aggiungono un tocco distintivo a qualsiasi ambiente.

Paralumi in tessuto, in carta, in vetro o in plastica?

I paralumi, abbinati a lampade e lampadari, sono veri e propri oggetti d'arredo capaci di creare un'atmosfera unica in qualsiasi ambiente. Possono essere realizzati in materiali naturali o sintetici, rigidi e autoportanti oppure morbidi e strutturati su un telaio rigido. Possono essere traslucidi per diffondere la luce o completamente opachi per indirizzarla in un cono preciso. La scelta del paralume influisce anche sul potere architettonico della luce, creando atmosfere ed esaltando stili. Oggi per l’arredo con i paralumi di design è possibile contare su infiniti materiali come tessuto, vetro, carta, plastica, nonché loro derivati o combinazioni. E in funzione di tali loro caratteristiche – non ultime capacità ignifuga, praticità di pulizia e facilità di sostituzione – i paralumi possono risultare adatti a specifici ambienti, esaltando o filtrando la fonte luminosa. Tra le varie declinazioni materiche, il paralume in tessuto resta senz’altro il leader in assoluto, insieme ai paralumi in carta che, più delicati, sono maggiormente sottoposti ad usura, scoloritura, foratura e danni, ma risultano anche i quelli più facilmente integrabili al decor degli ambienti per ottenere un concept perfetto tra rivestimenti, tappezzerie e illuminazione. Nonostante quindi la maggiore delicatezza e attenzione richiesta, è davvero difficile non circondarsi, in casa come negli ambienti pubblici, della bellezza di paralumi colorati in cotone o in trasparente organza, di preziosi paralumi in seta e in Shantung, o della bellezza scultorea di strutture e forme nuove come quelle ottenibili tendendo su un telaio metallico un tessuto in fibra sintetica, come ad esempio per i paralumi in poliestere o nylon, o ancora della purezza delle fibre naturali, come per i paralumi in lino, juta, canapa e fibre vegetali, fino ad arrivare a texture più grossolane e opache, come quelle dei paralumi in corda.
Un altro grande classico è il paralume in carta di riso, il materiale delle lanterne cinesi. Con la sua grande leggerezza e richiudibilità bidimensionale, offre una facile soluzione di arredo alla portata di tutte le tasche, donando un'atmosfera intima e rilassante ovunque inserito, dagli ambienti etnici a quelli più minimali. Stesse infinite possibilità offrono i paralumi in carta nella realizzazione di lampade di design originalissime anche con forme semplici, che, secondo le scelte, possono emergere con un decor particolare in ambienti neutri o, viceversa, possono creare un continuum mimetico con carte da parati, tende, tappeti, rivestimenti tessili vari.

Accessori dalle infinite possibilità, passando via via dal morbido al rigido, troviamo oggi sul mercato paralumi in carta pergamena così come in pelle o ecopelle, paralumi in silicone e resine varie, paralumi leggeri in vetro acrilico, plexiglass o PVC, ma anche in delicato vetro soffiato, in vetro di Murano o cristallo, anche colorato, in fili, prismi o gocce. Molto utilizzati soprattutto negli arredi in stile classico, nonché ricercati in antiquariato, sono i paralumi in vetro opale o opalino, un vetro reso translucido o opaco con l'aggiunta, durante l'impasto, di particolari fosfati o ossidi. Tale vetro, perfetto per filtrare la luce, fu ideato dai mastri vetrai a Murano nel XVI secolo, divenendo molto famoso nell’Ottocento, in periodo napoleonico, soprattutto in Francia. Non mancano infine paralumi in ceramica, metallo traforato o ferro battuto, così come in fibra di carbonio.
Un esempio di una lampada-paralume in nylon è l’iconica Lampada Falkland, sospensione disegnata da Bruno Munari per Danesi, nel 1964, composta da una maglia elastica tubolare, la stessa dei collant, che prende forma grazie alla presenza di alcuni anelli metallici di diverso diametro inseriti all’interno a distanze definite, con un effetto unico e originale, pur nella sua essenzialità, tale da essere annoverata tra gli oggetti di design più noti e riconoscibili della storia del design nonché essere esposta al MoMA di New York.

Manutenzione e pulizia dei paralumi

I paralumi delle lampade, soprattutto quelli con superfici porose e permeabili come il tessuto, richiedono una pulizia regolare per evitare l'accumulo di polvere e sporco, mantenendoli così puliti e in buone condizioni più a lungo. Alcuni suggerimenti possono aiutare a pulirli e smacchiarli in modo efficace e rapido. Esattamente come per i tessuti degli abiti, i paralumi richiedono cure diverse a seconda del materiale. I paralumi realizzati in tessuti molto delicati come seta e shantung dovrebbero essere portati in tintoria per evitare di rovinarli o deformarli. Materiali lavabili come cotone, lino o chiffon possono essere sottoposti a una pulizia fai-da-te con meno rischi. Prima di iniziare la pulizia, è consigliabile smontare il paralume dalla lampada o, se non possibile, scollegare la lampada dall'alimentazione elettrica. Identificare il materiale del paralume è il primo passo. Una pulizia settimanale è ideale per prevenire l'accumulo di polvere e la comparsa di aloni sul tessuto.

Per eliminare la polvere, si possono utilizzare vari metodi. La polvere può essere rimossa con una spazzola adesiva per tessuti, un aspirapolvere con bocchetta per tessuti o un phon con flusso d’aria fredda, particolarmente utile per paralumi più piccoli. Per i punti più nascosti, uno spazzolino o una spazzola morbida possono essere efficaci. Nel caso di paralumi in tessuto non particolarmente sporchi, è ideale un lavaggio a secco. Spruzzare una schiuma attiva per tappezzerie e tendaggi, lasciarla agire per pochi minuti, poi eliminarla con un panno o una spazzola morbida. Questo metodo è rapido e non danneggia il tessuto, poiché la schiuma non lascia macchie o aloni.

Per paralumi in stoffa particolarmente sporchi, una pulizia con una soluzione di acqua e ammorbidente, applicata con un panno in microfibra, risulta efficace anche per eliminare l'elettricità statica dalla superficie. Pulire il paralume prima internamente e poi esternamente, lasciandolo asciugare completamente. In caso di macchie e cattivi odori, come l’odore di fumo, può essere utile il bicarbonato di sodio diluito in acqua, da applicare direttamente sulle zone interessate e lasciar agire per almeno una notte. Se il tessuto è ingiallito, soprattutto dopo molti anni, si può utilizzare una soluzione di acqua, succo di limone e sale, tamponando su tutta la superficie del tessuto a più cicli successivi, intervallati da asciugatura naturale del tessuto. Per ingiallimenti persistenti, l'aceto di mele è un ottimo sbiancante naturale, da applicare con un batuffolo di cotone e lasciare agire per un paio d’ore, rimuovendolo infine con un panno inumidito con sola acqua. Seguendo questi passaggi, i paralumi rimarranno puliti e in buone condizioni, contribuendo a mantenere l'estetica e la funzionalità dell'illuminazione.

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