I piatti ricoprono un ruolo primario nell'allestimento della tavola: dal
piatto di portata, a quello per pane fino ad arrivare al
piatto da dessert, sono le stoviglie che ci accompagnano durante tutta la durata del pasto. Da un’ottima scelta deriva un'accurata e originale mise en place che ha lo scopo di rendere unico il momento del convito e manifestare quanto teniamo alla cura dei nostri commensali, per i quali ci siamo impegnati non solo a scoprire nuove ricette ma ad abbinarle ad originali stoviglie. Una cura che richiama ad un certo romanticismo ed esalta il valore dell’ospitalità in momenti di grande condivisione in cui è importante fare in modo che ogni dettaglio sia curato e accompagnato da piccole note di originalità. Risulta così necessario conoscere le ultime tendenze e le aziende che da sempre si impegnano ad offrire una gamma di prodotti e piatti di design che soddisfano ogni esigenza di stile e tipologia.
Mise en place: apparecchiare la tavola con i piatti
Quali sono gli accorgimenti fondamentali da rispettare perché una mise en place risulti impeccabile agli occhi dei nostri ospiti? La prima cosa da fare è stendere con cura la tovaglia scelta per il nostro banchetto e, in base al numero dei commensali, posizionare il sottopiatto, un piatto piano grande generalmente coordinato al servizio ma utilizzabile anche in altri materiali quale l’argento in caso di occasioni speciali. La sua funzione non è quella di contenere cibo ma accogliere i piatti di ogni pietanza e indicare, come un segnaposto, il numero di coperti, solo a fine pasto verrà sostituito dai piatti da dessert. Direttamente sui sottopiatti vanno poggiati i
piatti piani, destinati alla seconda portata e con un diametro che varia da 23 a 26 cm. Su questi posizioniamo poi i
piatti fondi, destinati alle minestre in brodo, alla pasta o alla zuppa, leggermente più piccoli del piatto piano, presentano una concavità accentuata e generalmente un bordino rialzato. In alto a sinistra del sottopiatto non dimentichiamo di riservare uno spazio al piattino del pane, un piccolo piatto fondo per contenere una porzione di pane per ogni commensale e se la nostra è una cena formale a sinistra dell'invitato possiamo collocare i
piatti da portata, detti anche piatti di servizio, di dimensioni maggiori rispetto ai piatti piani, si utilizzano per disporre le pietanze da portare in tavola. È possibile utilizzare al centro della tavola un particolare piatto piano girevole, il lazy Susan, che permette di servirsi con facilità dai diversi piatti di portata, facendo girare il vassoio.
Giunti al momento del dolce l'intero
set di piatti va sostituito con un piattino per il dessert che con un buon dolce segna la fine del convivio.
L'intramontabile importanza del piatto
I piatti decorati, da sempre protagonisti della tavola, hanno una storia antica e di grande pregio. A partire dal 700 molte aziende hanno dato importanza alla manifattura delle porcellane da destinare alle residenze più esclusive. Ancora oggi passeggiando per le dimore storiche troviamo uno spazio riservato all'esibizione dei servizi da tavola utilizzati in passato.
Aziende storiche come la Richard Ginori ci ricordano l'importanza della manifattura di porcellane e il fondamentale ruolo avuto nel dettare le tendenze internazionali diffondendo il gusto per il Made in Italy.
Il decoro superficiale in parallelo alle tecniche del tempo rappresenta l'evoluzione temporale di stile e gusto, passando dai motivi floreali nel Rinascimento fino ai più attuali motivi grafici.
Un accessorio da tavola prezioso perché altamente funzionale ma allo stesso tempo di grande importanza decorativa e rappresentativo di raffinatezza e gusto, sia esso classico o moderno.
Piatti da esposizione: vetrine retrò tra vintage e modernità
Il migliore tra i nostri
servizi di piatti è destinato ad arredare l'immancabile vetrina della sala giorno. Non è sempre facile scegliere la giusta posizione delle stoviglie sui ripiani e il servizio da esibire quando, ereditato o acquistato secondo il gusto personale, se ne possiede più di uno. Per dare un tocco vivace e moderno al risultato finale è consigliabile alternare a piatti, piattini, tazze e teiere soprammobili di design dalle forme e dai colori più disparati. Nel riporre i piatti restano delle piccole regole base che è bene rispettare e tramandare, prima tra queste ricordiamo di destinare ai piatti la parte bassa e centrale della vetrina, mentre la parte superiore è generalmente riservata ai servizi da tè e bicchieri. Le prime stoviglie da posizionare sono i piatti piani e i piatti di portata, alcuni vanno poggiati sulla parete del mobile altri impilati sul ripiano. Su questi va poggiata la serie di piatti fondi e alternata ai piattini restanti che occuperanno anche parte dei ripiani allo scopo di creare una certa alternanza visiva di altezze e forme.
A tavola come sulle pareti, i piatti diventano opere d'arte
Così come avviene nella moda anche nella decorazione di interni esistono i grandi ritorni e negli ultimi tempi è rinata la tendenza a decorare le pareti con le stoviglie. Proprio come avveniva nelle antichi ambienti rustici, oggi le cucine dispongono di ceramiche e porcellane sui muri che, come veri quadri, regalano unicità all'ambiente.
Sia che si tratti di
piatti quadrati, tondi o di forma irregolare occorre conoscere i metodi più utilizzati e gli accessori indispensabili per appendere le nostre stoviglie.
Bisogna scegliere in base a misure e forme tra i ganci per piatti o gli adesivi per piatti in commercio e appendere poi ai chiodi sulla parete che segnano la scelta di disposizione fatta in precedenza.
Poiché i piatti in porcellana continuano ad essere un must-have di questa pratica cerchiamo sempre di riservare grande cura nella pratica e nei confronti di questi oggetti così delicati ma allo stesso tempo ricchi di bellezza e tradizione.
Come scegliere i piatti in base agli elettrodomestici
Gli elettrodomestici, fondamentali alleati in cucina, abbreviano tempi di cottura e pulizia delle stoviglie ma allo stesso ne condizionano particolarmente l'acquisto. Spesso ci si domanda se il servizio che ha catturato la nostra attenzione dispone di piatti per microonde o piatti per lavastoviglie, se i materiali di cui sono composti sono resistenti alle particolari condizioni e temperature a cui saranno sottoposti. È bene conoscere, quindi, quali sono i materiali trasparenti alle microonde e se la nostra lavastoviglie ci consente di scegliere il programma di lavaggio adatto ai piatti che tanto ci hanno colpito. Per quanto riguarda il microonde possono essere certamente usati i
piatti in vetro e i
piatti in porcellana, a meno che questi non riportino decorazioni in oro o in argento: il metallo può provocare scintille e danneggiare il forno. In generale i
piatti in materiali ceramici possono risultare resistenti alle microonde, purché siano interamente smaltati a vetro e lo smalto non abbia crepe o fenditure. La lavastoviglie poi, disponendo possibilmente di numerosi programmi di lavaggio, consente di selezionare cicli intensi a 70° C per la comune ceramica bianca o colorata o cicli con temperature più basse che si aggirano intorno ai 40° C per i materiali più delicati quali la porcellana. Bisogna avere particolare attenzione nei confronti delle stoviglie decorate a mano: se cotte dopo la pittura manuale e quindi impermeabilizzate non creano problemi, diversamente il decoro si sbiadirebbe dopo il lavaggio.
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