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Traboccanti di fiori profumati, abbinati a un solo bocciolo, o da soli, come sculture, i vasi sono ormai imprescindibili complementi di design per l’arredo. Dalla zona living fino agli ambienti più imprevedibili, i vasi di design, in ogni forma e linea, arredano con eleganza fondendo praticità e stile e risultando perfetti per decorare la casa, così come anche l'ufficio o gli ambienti pubblici, fino agli spazi outdoor.
I vasi hanno una storia antichissima e grazie alla loro peculiare capacità di contenere, da sempre identificano un ampio raggio di forme e utilizzi tale che provare a indagarlo è quasi come scoperchiare un vaso di Pandora!
Il vaso generalmente è un contenitore aperto che si presta ad essere utilizzato nella decorazione domestica, sotto forma di portafiori, vaso contenitore, scultura o in generale quale ricercato complemento d’arredo per tutti gli ambienti; oppure in cucina o in sala pranzo come accessorio per la tavola e gli alimenti, in forma di brocca, decanter, caraffa, ciotola o vasellame vario; fino ad occupare un ruolo da protagonista negli spazi outdoor quale contenitore per fiori e piante, sia esso vaso o portavaso per esterni, in giardino così come su terrazze e balconi.
Per le sue caratteristiche di recipiente di sostanze liquide e incoerenti, il vaso è indispensabile che sia realizzato in materiali resistenti e poco permeabili, come vetro e ceramica. Sono infatti soprattutto i vasi in terracotta tra i più diffusi fin dall’antichità, principalmente per la facile modellabilità dell’argilla cruda, sia a mano sia al tornio, e per la sua resistenza una volta cotta. Ma accanto alla creatività nelle forme dei vasi, si è nel tempo differenziato un ampio uso di materiali, trovando quindi, oltre al classico vaso in ceramica o porcellana, anche vasi in metallo, spesso preziosi e quindi vasi in argento e oro, o vasi in pietra e marmo, o ancora, in tempi più recenti, vasi in plastica o sacchi in tessuto polimerico, che danno una soluzione contemporanea e versatile al contenitore per il verde, dalla tasca portafiori fino alla morbida fioriera di arredo urbano. La consistenza materica permette poi di avere vasi opachi oppure traslucidi che, con la possibilità di illuminarli dall’interno, hanno dato vita ai vasi luminosi, cioè vasi con illuminazione integrata capaci di creare con i LED nuove e magiche atmosfere. Quali oggetti più propriamente decorativi o a rivestimento di altri recipienti, è possibile trovare anche vasi in tessuto, cuoio o legno. Per gli esterni e l’arredo urbano una sempre più ampia produzione industriale ha visto la diffusione di vasi in cemento o fioriere in pietra, materiali pesanti e fragili dal sapore brutalista, o di più leggere cassette in legno o fioriere in metallo, frequentemente coordinate con sedute e panchine. Ad oggi, la creatività del design contemporaneo ha fatto del tradizionale vaso un oggetto di arredo e decorazione senza limiti di forme, materiali e utilizzo.
Il vaso, come recipiente il cui principale uso è quello di contenere, trasportare o semplicemente conservare liquidi e materiali granulari, è un elemento che lungo la storia è stato inevitabilmente legato, per materiali e forme, alle abitudini dei popoli che lo hanno utilizzato, sia per le caratteristiche stanziali o nomadi di questi ultimi sia per i materiali disponibili nel luogo di realizzazione. Nella sua forma originaria e tradizionale, un vaso generalmente è costituito in basso da un piede, cioè un fondo piatto con funzione di base di appoggio al fine di sostenersi, da un corpo o pancia, che ne costituisce la cavità per il contenimento, da una rientranza detta spalla che porta al restringimento del collo, più o meno lungo, e da un’ulteriore dilatazione nel bordo superiore, detto orlo o labbro. In generale, il rapporto tra queste parti, così come i materiali e le eventuali decorazioni, ne ha permesso di identificarne origine e utilizzo. Nel caso della brocca o dell’anfora si aggiungono poi elementi come i manici (rispettivamente uno o due), adatti alla manipolazione, oppure il beccuccio, adatto al versamento dei liquidi contenuti, oppure ancora, per le anfore da trasporto, antenate delle botti, il corpo e il piede in basso sono più affusolati per permettere l’incastro di più unità, così da renderle più stabili nel trasporto nella stiva di una nave.
Le anfore (dal greco ἀμϕορεύς, cioè "esser portato da entrambe le parti") erano realizzate principalmente in terracotta per il trasporto di derrate alimentari liquide o semiliquide, come vino, olio, pesce, miele, conserve varie, ecc. e sono state analogamente utilizzate e scambiate da popolazioni come Fenici, Greci, Etruschi, popolazioni della Magna Grecia e Romani. Potevano prevedere per la conservazione e il trasporto anche una chiusura: un coperchio in terracotta o un sigillo posto sull’orlo. Nelle varie tradizioni locali troviamo moltissimi oggetti con simili forme e funzioni, con svariate forme e nomi, come, ad esempio, nella tradizione locale italiana vi sono l’orcio, la giara o il capasone.
I vasi ceramici, e principalmente le anfore, grazie al commercio di beni e alimenti, sono divenuti vera e propria base per documentare storicamente le materie prime prodotte in uno specifico luogo, così come gli scambi intrattenuti dalle popolazioni locali con altre terre vicine o lontane.
I materiali utilizzati nell’antichità per la realizzazione dei vasi sono stati soprattutto: terracotta, porcellana, Alabastro, tra quelli più pesanti e utilizzati soprattutto dalle popolazioni stanziali. Le popolazioni nomadi hanno invece preferito metallo e cuoio, più leggeri e compatibili con il trasporto personale. Grazie alla sua caratteristica di contenitore, misura dello spazio occupato da un corpo, il vaso è stato in passato anche unità di misura di volume, come nell'antica Grecia; ma anche unità di peso e capacità, come per i commercianti italiani, soprattutto veneziani, con alcuni termini ancora oggi presenti nei vari sistemi di misura (oncia, pinta, gallone) o nell’uso quotidiano in cucina (cucchiaio, cucchiaino, tazza, bicchiere, ecc.). La fabbricazione e decorazione dei vasi è anche una forma d'arte, sviluppatasi storicamente già vari secoli prima di Cristo nella Grecia antica o, dal VII sec. d.C., nella Cina imperiale (come i tradizionali vasi cinesi meiping). Infine, va ricordato l’ampio utilizzo nell’antichità dei vasi cinerari o urne funerarie, recipienti ancora oggi atti a contenere le ceneri del defunto dopo la cremazione, in alternativa alla sepoltura dei corpi. Giunto fino ad oggi anche il vaso sacro, (di solito in metallo, argento), quale oggetto liturgico che nel rito latino è il vaso che contiene l'acqua per l'abluzione sacerdotale.
Con il termine vasellame vengono generalmente indicate varie tipologie di vasi e recipienti, in particolare fabbricati in vetro, cristallo, porcellana, ceramica, terracotta o con metalli pregiati come l'oro e l'argento, o di particolare valore storico. Il termine è riferito a recipienti da cucina, cioè vasi, anfore, bottiglie, bicchieri, piatti, vassoi, tazze, ecc., ma anche a recipienti con fini decorativi. La produzione ceramica italiana, dal XV secolo al XVII secolo, ha infatti contemplato brocche e corredi nuziali di vasellame policromo (famose le produzioni di Faenza o Capodimonte) mentre per la produzione in vetro restano senza tempo le opere delle vetrerie del centro lagunare: i famosi vasi in vetro di Murano. Infine, tra le decorazioni che hanno impreziosito molti palazzi delle più ricche famiglie europee, veri e propri trofei dei viaggi sempre più frequenti verso l’estremo oriente lungo la Via della Seta, non possiamo dimenticare le collezioni di vasi cinesi, a cui in genere veniva dedicata un’intera stanza con tappezzerie di seta che contestualizzavano le preziose porcellane in atmosfere esotiche.
Fin dai tempi antichi, si è quindi riempito, trasportato, apparecchiato ma anche e soprattutto arredato con i vasi, ed oggi questa tendenza è sempre maggiore per l’immancabile presenza del vaso quale elemento d’arredo nella progettazione d'interni contemporanea, che cura sempre più ogni dettaglio degli ambienti domestici e contract, integrando arredo e decor in un concept organico. I vasi sono oggi capaci di realizzare, da soli o in piccole installazioni, quinte verdi più o meno fitte, fino a realizzare, con sistemi e grigliati specifici, intere pareti di verde verticale, ad arricchire gli interni senza soluzione di continuità con l’esterno. Non essendo solo recipienti per fiori e piante, i vasi di design costituiscono veri e propri elementi dell’arredo, la cui produzione è sempre più frutto di un vero e proprio progetto affidato alla figura del designer, che ne indaga e diversifica: materiale, forma, superficie, colore e trasparenza. Ai classici vasi da appoggio, tali da poter essere collocati a terra o su mobili e mensole, trovano sempre più spazio nell’arredo, soprattutto per gli spazi più piccoli, i vasi da parete o vasi a sospensione, la cui installazione singola o in composizione finisce per evocare culture lontane. Forme sempre più originali e colori imprevedibili danno nuova vita ai vasi in vetro e in ceramica, ‘classici’ solo nei materiali e a volte nelle antiche tecniche, ma innovativi nell’esaltarne le loro preziose potenzialità percettive, come la colorata pittoricità intrinseca nelle infinite decorazioni dei vasi in ceramica, soprattutto nelle composizioni a più elementi, o nei mosaici dei vasi in vetro Tiffany, o ancora la fluidità, la brillantezza e le texture vibranti nuovamente indagate per i vasi in vetro soffiato.
Come delle sculture, i vasi in marmo, fino alle soglie del terzo millennio caratterizzati dall’esser fatti a mano da un blocco di roccia tenera come il Marmo di Carrara, sono oggi ormai sempre più il frutto di geometrie elaborate al computer e plasmate in oggetti finiti da sofisticate macchine a controllo numerico. Oggetti quindi replicabili ma senza perdere il sapore di raffinati pezzi unici, unici anche nelle forme nuove, frutto della fusione di linee moderne e classiche, nella continuità di una materia senza tempo ma ricca di memoria quale è la pietra. Leggeri e maneggevoli, disponibili in tante forme e colori, i vasi in plastica si adattano con grande versatilità sia ad ambienti interni sia a quelli esterni, potendo essere facilmente spostati, per assecondare quindi nuove esigenze di arredo ma anche per gestire esigenze più propriamente funzionali, come ad esempio, per le fioriere, la particolare esposizione al sole di alcune piante. Con forme e superfici mutuate da oggetti di uso comune, oppure antropomorfe, zoomorfe o fitomorfe, o ancora ispirate a note opere d’arte, sculture e quadri, quando non addirittura creazioni artistiche esse stesse, i vasi passano dall’essere semplici decorazioni per la casa a veri e propri oggetti del desiderio in quanto icona del design o magari appartenenti a qualche ‘limited edition’. Un esempio di vaso icona è il famosissimo vaso Aalto disegnato da Alvar Aalto e da sua moglie Aino ispirandosi ai laghi della loro Finlandia, in occasione del concorso che la vetreria Karhula-Iittala indisse nel 1936 per l’Esposizione Internazionale di Parigi.
Quella per fiori e piante può essere una vera e propria passione e l’architettura e il design hanno moltiplicato ambiti e soluzioni per arredare giardini o terrazzi esterni, ma anche, al di là del vetro, giardini d’inverno o pareti green, inevitabilmente ispirate al Bosco Verticale di Boeri, che fanno entrare al contempo verde e luce anche negli interni. In alternativa al giardino, i vasi da esterno e le fioriere sono infatti ancora insostituibili per godere di un angolo di verde, in casa o sul proprio balcone. La classica forma di tronco di cono rovesciato o di parallelepipedo rettangolare, forato alla base e predisposto per il riempimento di terriccio e l’abbinamento a un portavasi o sottovaso, è invece specifica dei vasi per la coltivazione di piante o fiori a scopo ornamentale. Nati nell’ambito del giardinaggio e dell’outdoor, o per l’arredo urbano, i vasi e gli accessori per piante si diversificano in fioriere, vasi pensili, vasi alti, cachepot, fioriere a cassetta, balconiere, ma anche nei moderni sacchi per piante in tessuto geotessile, maneggevoli e leggeri, il cui tessuto riciclabile favorisce la crescita di piante e fiori, in un perfetto equilibrio di terra, aria e acqua.
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