Prestazioni termoigrometriche di involucri edilizi realizzati con i pannelli ICF Italia

13/12/2011 - Le Direttive Europee  2002/91/CE e 2006/32/CE in tema di Certificazione Energetica degli edifici sono state recepite in Italia dalle normative: Dlgs 192/2005, successivamente integrato e corretto dal Dlgs 311/2006; Dlgs 311/2006; DPR 59/09, in vigore dal 25/06/09; DPR 158/09 (Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica).
 
Le normative nazionali si prefiggono di limitare il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici. In inverno il risparmio energetico si ottiene limitando la trasmittanza termica U, mentre in estate le norme classificano i componenti edilizi secondo altri parametri: si tratta di tutte quelle grandezze che caratterizzano l’inerzia termica di una parete, cioè la sua capacità di assorbire il calore prodotto all’interno di un ambiente e di riemetterlo con un certo ritardo nell’ambiente stesso. Questo ritardo termico consente di avere un maggior comfort termico nella fase estiva, quando il problema da evitare è il surriscaldamento degli ambienti interni.
 
Le normative, quindi, classificano i componenti edilizi, nella fase estiva, secondo tre parametri che sono: la capacità di sfasamento termico (nei climi mediterranei presenta tempi ottimali tra le 8 e le 14 ore), la capacità di attenuazione (considerata significativa al di sotto del valore 0,35), e la trasmittanza termica periodica.
 
A tal fine risultano promettenti tutti quei sistemi a cassero che coniugano l’inerzia termica di pareti monolitiche in calcestruzzo alle proprietà isolanti del polistirene. Il caso dei pannelli prodotti dal Consorzio ICF ITALIA (casseri a perdere caratterizzati da vari spessori di isolante e di calcestruzzo, per realizzare pareti in cemento armato ad elevato isolamento termo-acustico) rappresenta un esempio significativo.
 
Lo sfasamento termico rappresenta la capacità di una parete di abbattere la temperatura del flusso di calore al proprio interno e di ritardarne il passaggio, così da fungere da vero e proprio volano termico. L’attenuazione, invece, rappresenta la capacità della parete di smorzare l’oscillazione della temperatura esterna in modo che la temperatura interna oscilli poco intorno ad un valore medio che consenta di avere condizioni di comfort termico.
 
I parametri di sfasamento e attenuazione possono essere inglobati nella cosiddetta Trasmittanza termica periodica (YIE) che rappresenta l’ “equivalente estivo” della trasmittanza termica U (utilizzata per l’inverno), nel senso che la YIE viene utilizzata come parametro rappresentativo del comportamento di un elemento di involucro nel periodo estivo.
 
Analizziamo il quadro normativo nazionale per verificare quali sono i limiti che una parete deve rispettare al fine di contenere la temperatura interna in fase estiva.
 
Per verificare che una parete opaca consenta di avere un risparmio energetico e un buon livello di comfort interno sia in estate che in inverno è necessario controllare che i parametri che concorrono al calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento ed il raffrescamento siano contenuti al di sotto di alcuni limiti. Una “buona” parete deve avere:
1. Trasmittanza termica U < 0,36 W/mqK (Questo limite varia a seconda della zona climatica in cui ci troviamo, il valore indicato è valido per la zona D).
2. Massa superficiale Ms > 230 Kg/mq (Occorre rispettare questo limite nei luoghi i cui la radiazione solare sul piano orizzontale sia maggiore di un certo valore, in tutto il centro Italia e sud Italia il valore di radiazione è comunque superato).
In alternativa alla verifica della massa superficiale possiamo classificare la parete in base ai parametri dinamici di sfasamento, attenuazione e trasmittanza termica periodica
3. Trasmittanza termica periodica Yie < 0,12 W/mqK
4. Sfasamento termico compreso tra 8 e 10 ore per avere una parete classificata come Media.
5. Fattore di attenuazione compreso tra 0,3 e 0,4 per avere una parete classificata come Media.
 
Per i casseri ICF ITALIA sono stati calcolati i parametri dinamici e stazionari delle diverse configurazioni della parete e sono state valutate le prestazioni estive secondo la tabella delle Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica. Indipendentemente dallo spessore del calcestruzzo presente all’interno del cassero la massa superficiale risulta sempre superiore al limite imposto dalla legge. Lo sfasamento termico invece varia da 8,90 ore a circa 9,56 ore, rispettivamente  nei casi di 7 cm e di 15 cm di isolante esterno. La trasmittanza termica periodica (Yie) è sempre al di sotto del limite di 0,12 W/mqK imposto dal DPR 59/2009. La trasmittanza termica stazionaria (U) varia da 0,227 a 0,131 W/mqK  rispettivamente  nei casi di 7cm e di 15 cm di isolante esterno.
 
Nel caso in cui si decida di utilizzare il sistema Icf Italia con 30 cm di calcestruzzo armato notiamo che le prestazioni estive delle parete migliorano ulteriormente, raggiungendo valori sfasamento termico pari a 12.40 ore.
 
Nei climi più caldi, quindi, si potrebbe decidere di utilizzare il sistema Icf Italia con un maggiore spessore di calcestruzzo in modo da beneficiare degli effetti positivi della massa. Si precisa che non esistono altri sistemi costruttivi che permettono di realizzare pareti con spessore di cls gettato in opera pari a 30cm.
 
Il sistema Icf Italia, nelle configurazione con 15, 20, 25 e 30cm di calcestruzzo, rispetta tutti i limiti imposti dalla normativa vigente in tema di risparmio energetico, sia in fase invernale che estiva.


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