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Tavoli

Elemento essenziale dell’arredo, il tavolo rappresenta un punto di incontro, un fulcro attorno al quale si svolgono momenti di condivisione e attività quotidiane. La sua funzione va ben oltre il semplice piano d’appoggio: nel tempo, il tavolo è diventato un’icona del design, interprete delle evoluzioni stilistiche e tecnologiche. Nella definizione dell’arredo, la scelta del tavolo giusto non si limita all’estetica, ma coinvolge l’analisi approfondita di materiali, forme, dimensioni e stili, in un equilibrio perfetto tra bellezza e praticità. L’estetica del tavolo contribuisce a definire il carattere dello spazio in cui è collocato. I tavoli moderni prediligono forme geometriche essenziali, linee pulite e materiali innovativi. Le strutture leggere e minimali, spesso abbinate a finiture laccate o a superfici in vetro e metallo, rispondono alle esigenze dell’interior design contemporaneo, offrendo soluzioni dinamiche e versatili. Al contrario, i tavoli in stile classico, spesso realizzati in legno massello con lavorazioni artigianali e dettagli decorativi, evocano atmosfere eleganti e sofisticate, richiamando l’opulenza delle antiche dimore nobiliari.

Guida alla scelta di un tavolo design: funzioni, forme e dimensioni

Per selezionare il tavolo ideale è necessario valutare attentamente diversi fattori, tra cui la destinazione d’uso e la relazione con lo spazio circostante. Un tavolo da pranzo, ad esempio, deve essere proporzionato all’ambiente e alla capienza necessaria, mentre un tavolo da cucina deve garantire ergonomia e praticità, oltre ad essere facilmente lavabile. La forma del tavolo influisce sia sulla sua fruibilità che sull’impatto visivo all’interno di un ambiente. I tavoli rotondi, grazie all’assenza di spigoli e alla disposizione uniforme dei posti a sedere, favoriscono la convivialità e ottimizzano gli spazi ridotti. La loro configurazione li rende particolarmente adatti agli ambienti domestici più intimi e alle famiglie con bambini. I tavoli quadrati, per loro natura, creano un senso di equilibrio e simmetria, adattandosi a stanze di dimensioni contenute e risultando perfetti per situazioni raccolte, come una cena a due o un angolo lettura. I tavoli rettangolari, invece, rappresentano la soluzione più versatile: capaci di ospitare un numero variabile di persone, si integrano perfettamente in spazi ampi, sia in contesti residenziali che professionali. I tavoli ovali offrono una sintesi tra estetica e funzionalità, combinando la praticità del tavolo rettangolare con la sinuosità delle forme curve, aggiungendo un tocco di eleganza e fluidità all’ambiente.

Le dimensioni vanno sempre calibrate sulle misure della stanza e sul numero di persone che lo utilizzeranno più frequentemente. Calcolare uno spazio sufficiente per sedie e movimenti intorno al tavolo è fondamentale per non ostacolare il passaggio e garantire una convivialità confortevole. Per garantire una seduta confortevole, ogni commensale dovrebbe disporre di almeno sessanta centimetri di spazio. La disposizione del tavolo deve permettere una circolazione fluida attorno ad esso, evitando ingombri e assicurando un’esperienza d’uso ottimale. Un buon riferimento è considerare uno spazio libero tra il bordo del tavolo e le pareti circostanti di almeno 80-100 cm. 

I tavoli allungabili rappresentano la soluzione ideale per chi desidera un arredo trasformabile, capace di adattarsi a diverse esigenze di spazio e convivialità. I meccanismi di estensione, frutto di ricerca e innovazione nel design, spaziano dalle classiche prolunghe manuali ai sistemi più avanzati con piani scorrevoli e rotanti. Alcuni modelli prevedono estensioni integrate che si aprono automaticamente, mentre altri si compongono di più elementi modulari che si combinano tra loro per aumentare la superficie di appoggio. La qualità progettuale garantisce che l’estetica e la stabilità del tavolo rimangano inalterate anche dopo l’estensione, preservando l’equilibrio tra forma e funzione.

Dai tavoli in legno ai tavoli in vetro: l’importanza dei materiali

Un altro aspetto chiave nella scelta del tavolo riguarda il materiale, che deve essere coerente con il contesto abitativo e rispondere a esigenze estetiche e funzionali. La scelta del materiale determina la resa estetica, la durabilità e la manutenzione del tavolo. Se l’obiettivo è trasmettere un senso di calore e tradizione, i tavoli in legno rappresentano la scelta più classica. Essenze pregiate come rovere, noce o frassino conferiscono pregio al tavolo e, se mantenute e curate correttamente, possono attraversare i decenni mantenendo intatta la loro bellezza originaria. All’opposto, chi predilige uno stile dal carattere più spigoloso o industrial tende a puntare su metalli e finiture grezze: acciaio o ferro verniciato a polvere, ad esempio, sono soluzioni che uniscono resistenza meccanica e un’estetica contemporanea.

In contesti minimalisti o laddove si cerchi leggerezza visiva, il vetro rimane un materiale protagonista: un tavolo con piano in vetro è in grado di “alleggerire” gli spazi e far risaltare al contempo le gambe del tavolo, che possono diventare elementi scultorei. Per interni che mirano al lusso discreto, il marmo e le pietre naturali sono la soluzione ideale, pur necessitando di maggiori attenzioni nel tempo, in particolare per scongiurare possibili macchie causate da liquidi acidi. Infine, i materiali compositi come HPL, laminati di nuova generazione o resine ad alta densità soddisfano esigenze di praticità, resistenza e contenimento dei costi, offrendo superfici sempre più personalizzabili sia nel colore sia nelle texture.

La scelta del materiale assume un’importanza maggiore nel caso di tavoli per esterni, che devono garantire resistenza agli agenti atmosferici e una lunga durata nel tempo. Il legno trattato, come il teak e l’iroko, assicura una naturale resistenza all’umidità, mentre il metallo, soprattutto l’alluminio e l’acciaio inox, è particolarmente adatto per garantire leggerezza e stabilità. Le resine termoplastiche e i materiali compositi, come il cemento alleggerito e il gres porcellanato, offrono soluzioni innovative e dall’estetica contemporanea. 

L’evoluzione del tavolo nel design: dalle icone alle tendenze contemporanee

Nel corso della storia, il tavolo è stato reinterpretato dai più grandi designer, dando vita a pezzi iconici che hanno ridefinito l'estetica e la funzionalità dell’arredo. Uno degli esempi più celebri è il tavolo Tulip di Eero Saarinen, progettato nel 1956 e riconoscibile per la sua base centrale a calice, che elimina le tradizionali quattro gambe per una linea essenziale e fluida. Questo modello, parte della collezione Pedestal, nasce dalla volontà del designer di "ripulire" gli ambienti domestici dalla confusione visiva delle gambe dei mobili, offrendo un’alternativa elegante e moderna. Un altro capolavoro è il tavolo Reale di Carlo Mollino, progettato nel 1948 e caratterizzato da una struttura in legno scolpita con straordinaria maestria artigianale, abbinata a un piano in vetro. Le linee sinuose e dinamiche della base rendono questo pezzo una perfetta sintesi tra ingegneria e arte, espressione della visione sperimentale del designer torinese. Tra i tavoli più iconici del XX secolo rientra Platner, progettato nel 1966 da Warren Platner per Knoll. Caratterizzato da una struttura in tondini di acciaio curvati e saldati, questo modello è un perfetto esempio dell’eleganza scultorea tipica del design modernista, con un gioco di pieni e vuoti che conferisce leggerezza e raffinatezza all’intero pezzo. Un altro esempio di tavolo dal design audace e innovativo è Doge di Carlo Scarpa, realizzato nel 1968 per Simon e successivamente rieditato da Cassina. Questo modello, con struttura in metallo e piano in vetro, è un perfetto esempio della ricerca di Scarpa sull'equilibrio tra materiali e proporzioni, combinando un'estetica razionale con dettagli costruttivi sofisticati.

Negli anni ’70 il design radicale ha lasciato un segno indelebile con il tavolo Quaderna, progettato dal gruppo Superstudio per Zanotta. Caratterizzato da una rigorosa struttura geometrica rivestita con un pattern a quadretti bianchi e neri, questo tavolo è diventato un’icona dell’anti-design, sfidando le convenzioni estetiche dell’epoca e anticipando il concetto di minimalismo architettonico. Passando a modelli più contemporanei, il Big Table di Alain Gilles per Bonaldo, disegnato nel 2009, è diventato un'icona grazie alla sua struttura asimmetrica e dinamica. Le gambe inclinate, spesso proposte in combinazioni cromatiche accattivanti, creano un contrasto visivo con il piano lineare, conferendo al tavolo un forte senso di movimento e leggerezza. Un altro esempio di design innovativo è la collezione di tavoli Tobi-Ishi di Barber & Osgerby per B&B Italia, presentata nel 2012 e ispirata alle pietre ornamentali dei giardini giapponesi. La sua struttura monolitica, composta da un piano tondo, o rettangolare con spigoli arrotondati, e due basi laterali scolpite, gioca su volumi e proporzioni, trasformando il tavolo in una scultura contemporanea che dialoga con lo spazio circostante. Tra i modelli recenti si distingue il tavolo Element di Tokujin Yoshioka per Desalto, che sintetizza l’idea di equilibrio e leggerezza estrema. Il fulcro di questo progetto è la sua base scultorea inclinata, che sembra sfidare la gravità, creando un effetto di sospensione e instabilità solo apparente. L’uso di materiali tecnologici e finiture sofisticate conferisce a questo modello un carattere fortemente futuristico.

Nelle ultime tendenze del design contemporaneo si assiste a un ritorno all’eco-sostenibilità e ai materiali riciclati, con un’attenzione crescente all’impatto ambientale. Molti brand si orientano verso produzioni certificate, rendendo il tavolo non solo un pezzo d’arredo, ma anche un prodotto etico che racconta una storia di rispetto per la natura. Allo stesso tempo, è sempre più diffusa l’idea di personalizzare ogni tavolo, con finiture particolari, bordi irregolari che seguono la venatura del legno (live edge) o con gambe dal design scultoreo, capaci di catalizzare l’attenzione al pari di un’opera d’arte.

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